cenAse
venerdì 6 dicembre 2013
pensiero numero 18
Avevamo i capelli lunghi, le camice quadrettate sempre fuori dai pantaloni. Portavamo i maglioni dei nostri genitori, i jeans tagliati in più parti con i boxer che uscivano fuori. La giacca militare con le stelline scucite e al loro posto svariate toppe di infinite A fuori dal cerchio. Nei piedi gli anfibi consumati dei nostri padri poliziotti, sempre pronti a calciare un tango per pallone. Le giacche di pelle passate in aggiustaggio sotto i denti di una lima bastarda, arrivando a prendere l'anima profonda dell'animale in fondo al mare. Eravamo affamati. Eravamo affumicati. Con la scimmia sulle spalle a farci sempre compagnia. Sempre pronti a scioperare, sempre pronti a manifestare. Con la bandiera nera a sventolare parole forti di un Bakunin a noi sempre più vicino. I Simpson sulla punta della lingua per dare inizio alla festa. Eravamo i diversi, eravamo i cattivi. Eravamo grunge. Con un never mind, oggi come allora, sempre dentro la nostra testa.
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